50 miglia, una catena umana di 40.000 persone unite da un filo di lana. Una vera follia!

Un’iniziativa senza precedenti, un filo di lana che ha unito le Province di Brescia e Bergamo nell’anno in cui condividono l’onore di essere Capitale della Cultura. Una manifestazione organizzata e diffusa dall’Associazione Viva Vittoria OdV, sempre attenta ai progetti volti al sostegno delle interazioni umane. Ogni persona presente è stata uno snodo di questa catena, ogni persona che ha contribuito alla composizione delle sciarpe lavorate a maglia, è stata parte di un intreccio di mani anche se fisicamente lontane.

La Fondazione A. Passerini di Vestone ha voluto prendere parte a questa manifestazione dal valore altamente simbolico.

Alcuni mesi fa, con l’aiuto degli educatori, gli ospiti hanno iniziato a collaborare con l’Associazione Viva Vittoria OdV per la produzione delle sciarpe lavorate a filo di lana. La Fondazione A. Passerini si è trasformata in una vera e propria fornace di produzione e ricamo. Le sciarpe, lunghe 1 m e 50 cm a simboleggiare la misura del distanziamento tra persone nel periodo Covid, erano a tutti gli effetti opere d’arte. Terminato il lavoro a maglia, le ospiti coinvolte, accompagnate da educatori, operatori e alcuni famigliari, hanno voluto partecipare anche in presenza alla manifestazione di Domenica 4 giugno.

Grazie alla puntuale organizzazione di Stefano, le ospiti coinvolte hanno potuto vivere un’esperienza unica: accompagnate a S. Eufemia, utilizzando poi (per la prima volta) la metropolitana fino al centro città, sono state accolte in Piazza Loggia dall’Associazione Viva Vittoria OdV e ringraziate dall’organizzazione. Il viaggio in metropolitana è stato ricco di ricordi… “non mi ricordavo più la città”, “sono tanti anni che non ci vado”, “io non ci sono mai stata”, “io ci sono stata in viaggio di nozze con il treno… c’era il treno anche una volta, sai?”.

Tutti pezzettini di vita reale che tornano agli occhi e scendono fino al cuore.

Al termine della manifestazione, accompagnate all’aperitivo gustato in piazza, le signore hanno pranzato sotto gli ombrelloni. In un vicolo del centro storico, con il cielo limpido e le temperature estive, a gran richiesta, è arrivato anche il gelato!

Le risate della giornata si sono fuse con il riposo del ritorno.

La sensibilità della Fondazione che ha sostenuto l’evento e le spese, la disponibilità di famigliari e operatori volontari, ci hanno permesso di realizzare una domenica speciale e di vivere una esperienza unica.

Un grazie di cuore a tutti coloro che c’erano e a tutti coloro che hanno lavorato per realizzarla.